Nell’ambito dell’iniziativa “Europe on the Move”, la Commissione europea intende rivedere le norme relative all’applicazione della direttiva del 1996 sui Lavoratori Postali applicata agli autotrasportatori in tutti i paesi dell’unione. Il nuovo aggiornamento, che dovrebbe essere attuato nel 2020, mira a creare condizioni di concorrenza leale e ad aumentare l’efficienza nell’utilizzo degli autocarri, anche se è causa di controversie tra i diversi Stati membri. È stata respinta una parte originale della proposta che tratta specificamente dei trasporti, rendendo le cose ancora meno chiare per le imprese di trasporto.
Per contribuire a chiarire le questioni, questo articolo esamina gli elementi dell’aggiornamento che potrebbero avere un impatto sulle imprese di trasporto nel prossimo futuro.
Perché l’UE aggiorna la direttiva?
La direttiva originaria sui lavoratori postale risale al 1996, quando l’UE era composta da 15 Stati membri. A quel tempo, non c’era molto movimento di merci tra i paesi a più basso salario, soprattutto dall’Europa orientale, e paesi a più alto salario, soprattutto dall’Europa occidentale. Oggi l’UE è composta da 28 Stati membri ed ha assistito a un enorme aumento nella movimentazione di merci tra paesi con salari sempre più diversi.
La Commissione europea vuole fare in modo che i conducenti dei paesi in cui le aspettative salariali sono inferiori non possano sotto quotare le proprie prestazioni rispetto ai loro omologhi dei paesi in cui le retribuzioni sono più elevate. Essa intende inoltre migliorare le condizioni di lavoro dei conducenti ed eliminare la documentazione cartacea passando ad un sistema elettronico di “proof of delivery”.
Nuove proposte per i driver
Nuove regole di pagamento
Ai sensi della presente proposta, i conducenti che viaggiano al di fuori del proprio paese riceveranno il livello retributivo del paese di origine per tre giorni. Se lavorano ancora all’estero dopo tale periodo di tre giorni, saranno pagati secondo le regole del paese in cui lavorano. Ciò include non solo il salario minimo di quel paese, ma anche le sue norme retributive locali in materia di straordinari, valutazione dell’anzianità di servizio, bonus e indennità.
Ad esempio, un conducente polacco attraversa la Germania, il Belgio e la Francia in un periodo di 10 giorni. Per i primi tre giorni, quando si trova fuori dalla Polonia, continua a percepire lo stipendio del suo paese d’origine. Dal quarto al decimo giorno, viene pagato secondo le regole della Germania, del Belgio e della Francia, rispettivamente al tempo trascorso in ogni paese.
Cabotaggio: massimale abolito
Un altro cambiamento importante è l’abolizione del massimale per il cabotaggio. Finora era consentito ai conducenti di effettuare solo tre viaggi di cabotaggio in un periodo di sette giorni. Questa restrizione sarà eliminata nell’ambito della nuova strategia, consentendo “un numero qualunque di trasporti di cabotaggio entro cinque giorni dalla consegna internazionale”.
Miglioramento delle condizioni del conducente
Su pressione degli eurodeputati e dei sindacati, la Commissione europea propone inoltre che le imprese paghino per l’alloggio dei conducenti quando è previsto un periodo di riposo di 45 ore. Ciò significa che i conducenti non saranno forzati a dormire all’interno della cabina di guida.
In che modo le società di trasporto merci sono coinvolte
L’aggiornamento ha creato attriti tra i paesi a basso reddito, come la Polonia e la Spagna, ed i paesi a reddito più elevato come la Francia e la Germania.
Quelli che si oppongono alle nuove misure prevedono che esse danneggeranno la concorrenza a causa dell’aumento del costo del lavoro. Le imprese che accolgono con favore il regolamento aggiornato affermano che esso eliminerà le pratiche di concorrenza sleale, garantendo che i conducenti siano pagati allo stesso modo, indipendentemente dal loro Stato membro d’origine. Il Presidente della Commissione europea Jean Claude Juncker ha dichiarato che ciò significa che i conducenti riceveranno “la stessa retribuzione per lo stesso lavoro nello stesso luogo”.
Riassumendo
Sebbene vi sia opposizione da parte di alcune parti interessate, le nuove norme a livello di Unione Europea mirano a introdurre nuove tecnologie e protocolli che aumenteranno l’efficienza e miglioreranno le condizioni di lavoro dei conducenti. Tuttavia, le imprese possono anche basarsi su questo regolamento UE migliorando in modo proattivo la gestione della loro flotta con tecnologie all’avanguardia. Una soluzione telematica vi offre una visione chiara di dove si trovano i vostri veicoli 24 ore su 24, riducendo il lavoro cartaceo e garantendo la conformità rispetto al comportamento alla guida ed ai rispettivi tempi.
Sebbene permangano incertezze circa il suo impatto, questa nuova strategia potrebbe determinare cambiamenti notevoli per l’utilizzo degli autocarri in tutto il continente. Le aziende che utilizzeranno il giusto tempo per comprendere tutte le possibili sfide e opportunità presentate dal nuovo quadro saranno nella posizione migliore per prosperare, indipendentemente dall’andamento della situazione.